Sezione: Ecologia
Editore: Einaudi
Pagine: 244
Anno: 1972

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Recensione

"La spinta dei braccianti e dei contadini poveri e semiproletari, questi ultimi soprattutto meridionali, è forte e inequivocabile. Ma per raccoglierla occorre rompere tutte le maglie legislative, economiche, finanziarie, organizzative, che il piano del capitale mette in opera per "far ordine" nello sfollamento delle campagne, e suscitare una lotta di classe che metta in movimento e in contrapposizione esplicita i braccianti e i contadini poveri contro i capitalisti agrari e i contadini capitalisti... E' questo un compito di ampia prospettiva politica, in cui i braccianti e contadini poveri debbono essere considerati parte integrante della classe operaia. Si ripropone dunque il problema della carenza di una strategia rivoluzionaria non solo nelle campagne, ma su tutto l'arco di lotta. In quest'ambito l'agricoltura, quale "anello più debole" dello schieramento e del piano capitalistico, presenta aspetti peculiari che andrebbero integrati in un progetto generale".