Olimpiadi Milano Cortina: si sta per costruire una pista da bob per le olimpiadi invernali che costerà 124 milioni.
Costerà 694.000 € all'anno per la refrigerazione, avrà la necessità di un pelievo idrico di 3000 metri cubi di acqua e per far spazio al tracciato si sacrificheranno 25.000mq di lariceto con l'abbattimento di 500 grandi larici.
E se vi dicessi che la pista realizzata a Cesana Torinese costruita per le olimpiadi di Torino del 2006 è stata abbandonata subito dopo per gli alti costi? Impianto costato 110 milioni di euro e perché costruita a Sud?
La domanda sorge spontanea: è indispensabile costruirne un'altra a Cortina? Ebbene il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha detto no ma il Comitato promotore di Milano-Cortina 2026 ha risposto che la pista da bob si farà comunque. Non importa che ci sia già stato l'esempio di Cesana, non importa che in tutta Italia ci siano soltanto una trentina di atleti a praticare questo sport. E non importa neanche che i bandi siano andati deserti e si procederà per trattativa privata.
Bisogna spendere per forza e continuare nel disastro ambientale, come se non bastassero i cambiamenti climatici in atto e il consumo di suolo che avanza come se non ci fosse un domani.
E se vi dicessi che a 160 km c'è già un'altra pista da bob a Innsbruck e che il sindaco ha dato la disponibilità ad ospitare le gare di bob? E se poi vi dicessi che il costo per l'adeguamento sarebbe di 27 milioni ma che il primo cittadino di Innsbruck george Willi chiede un contributo di soli 15 milioni?
0 alberi abbattuti, 0 impatto ambientale e 110 milioni risparmiati.
(Argomento trattato da alcuni siti del settore montagna ma assolutamente ignorato da tutti i media nazionali.)
Tratto dalla home page di Patrizia Bedori